Liquidità per le imprese: guida alle agevolazioni e misure fiscali post-Covid

È un dato di fatto che il Coronavirus ha avuto un impatto profondo su molte aziende, in alcuni casi devastante. Secondo i dati elaborati dagli analisti di Cerved, si possono verificare due scenari: le imprese italiane perderanno tra i 348 e i 475 miliardi di fatturato nel 2020 e tra i 161 e i 196 nel 2021. 





Da dove ripartire, dunque?

Facciamo un po’ il riepilogo di quello che è stato messo in campo In Italia per far fronte alla pandemia.


IL DECRETO CURA ITALIA: COSA E’ E COSA PREVEDE? 

Il decreto Cura Italia (dl 18/2020) - approvato in via definitiva dalla Camera il 24 aprile -

concede in sostanza una serie di aiuti immediati per imprese, lavoratori e famiglie. Vediamo nel dettaglio: 


•    Misure di sostegno all’occupazione e ai lavoratori con l'estensione massima degli ammortizzatori sociali a tutte le aziende e lavoratori assunti; 

•    Iniezione di liquidità nel sistema del credito, con misure a sostegno della liquidità delle imprese utilizzando il Fondo Centrale di Garanzia PMI e nello specifico:

-  con l'articolo 56, previste misure di sostegno finanziario alle micro, piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di COVID-19 

- l'articolo 57, supporto alla liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica mediante meccanismi di garanzia. 


Chi può usufruirne?

•    v    micro impresa (i) occupa meno di 10 persone e (ii) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di Euro;

•    v    piccola impresa (i) occupa meno di 50 persone e (ii) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di Euro; 

•    v    media impresa (i) occupa meno di 50 persone e (ii) ha un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di Euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di Euro.

Tra le misure fiscali ricordo anche la sospensione obblighi di versamento per tributi e contributi e infine misure di sostegno per specifici settori economici.


FONDO CENTRALE DI GARANZIA: COSA E’ E COME FUNZIONA?

La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti.

Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti.

Quali sono i vantaggi che ne derivano?

Grazie al Fondo, l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.

Secondo gli ultimi dati analizzati, quasi la totalità delle imprese ha avuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo senza aver presentato garanzie reali.

Quali soggetti garantisce?

Le micro imprese e quelle di piccole o medie dimensioni (PMI) nonché i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all'apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico.

Normalmente, l'impresa e il professionista devono essere valutati per far sì che venga garantito il rimborso del finanziamento garantito. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece normalmente valutate sulla base di piani previsionali.

Cosa cambia rispetto alla disciplina precedente? 

In sintesi.

Tema: Gratuità della garanzia.

Novità: La concessione della garanzia alle imprese, precedentemente onerosa, diventa gratuita per tutte le operazioni finanziarie previste dal Fondo.

Tema: Innalzamento dell’importo massimo garantito.

Novità: L'importo massimo garantito per impresa è stato innalzato da 2,5 milioni di euro a 5 milioni di euro.


Tema: Valutazione per l’accesso.

Novità: La Valutazione sarà effettuata sulla base di informazioni relative agli ultimi due bilanci (o dichiarazioni fiscali). Non sono valutate le informazioni andamentali della Centrale dei rischi. Tale previsione consente l’accesso alla garanzia da parte di quelle imprese economicamente e finanziariamente sane prima dell’emergenza epidemiologica, sterilizzando, in tal modo, gli effetti della crisi economica che ne è scaturita ai fini dell’accesso all’incentivo pubblico.

Sono in ogni caso escluse le imprese che presentano esposizioni classificate come “sofferenze” o “inadempienze probabili” ai sensi della disciplina bancaria o che rientrino nella nozione di “impresa in difficoltà” ai sensi dell’art. 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014.

e ancora....

Tema: Innalzamento della misura della garanzia.

Novità: Fino a un importo garantito di 1,5 milioni di euro per impresa, viene applicata la percentuale massima di copertura della garanzia consentita dalla normativa europea (pari all’80% del finanziamento per la garanzia “diretta” e al 90% dell'importo garantito da confidi o altri fondi di garanzia).

Tema: Accesso al Fondo delle operazioni di rinegoziazione di finanziamenti esistenti

Novità: Diventano ammissibili alla garanzia del Fondo le operazioni di rinegoziazione di finanziamenti esistenti, a patto che il nuovo finanziamento preveda l'erogazione di un credito aggiuntivo all’impresa pari almeno del 10% dell'importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione.

Tema: Innalzamento dell’importo massimo delle operazioni di microcredito.

Novità: Viene aumentato l’importo massimo per operazioni di microcredito da 25 mila euro a 40 mila euro.

La “Sezione speciale microcredito” del Fondo garantirà, pertanto, operazioni fino al massimo dell’importo di finanziamento.


MISURE FISCALI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE 

Benefici fiscali sulle cessioni NPL - il Decreto Cura Italia stabilisce che qualora una società ceda a titolo oneroso entro il 31 dicembre 2020 crediti vantati nei confronti di debitori inadempienti, la stessa potrà trasformare in crediti di imposta le attività per imposte anticipate (DTA) riferibili a posizioni fiscali pregresse (es. perdite fiscali). Il credito di imposta è riconosciuto per un ammontare massimo pari al 20% del valore nominale dei crediti ceduti.


STRUMENTI FINANZIARI A SUPPORTO DELL’ECONOMIA REALE


A valle di quanto detto vi è oggi la possibilità di usufruire di strumenti  di investimento molto validi, del tutto slegati dalle logiche standard.

Sono strumenti che - supportando e promuovendo gli investimenti in Economia Reale – possono: 

-    contribuire allo sviluppo del Paese, anche in termini di crescita dell’occupazione.

-    offrire soluzioni innovative e opportunità interessanti in un contesto di tassi bassi/negativi.


Il programma di investimento che mi preme illustrarvi, iniziato un anno prima della crisi COVID, è ora attivo con il lancio di due prodotti che si inseriscono perfettamente nel framework degli obiettivi Europei del Recovery Plan e incontra le necessità delle PMI Europee e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Progetto BG4Real crea un ponte tra risparmio ed economia reale, offrendo ritorni reali positivi ai risparmiatori. 

Real Innovation e Real Italy ELTIF, prodotti illiquidi, soluzioni multi-asset, diversificate per strategia e asset manager. Prevalentemente allocati in strumenti di debito (mediamente al 70% da titoli di debito e al 25% da Private Equity). 

Soluzioni Fixed Income con un equity boost che investono in Innovazione, Trasformazione e Digitalizzazione dell’Economia Reale. Soluzioni che estraggono il premio di illiquidità dai mercati privati per offrire rendimenti reali positivi e in grado di ottimizzare il profilo rischio/rendimento, proteggendo una parte del portafoglio dalle oscillazioni dei mercati pubblici. Una vera opportunità per supportare il tessuto economico e contribuire concretamente alla ripresa del paese e con forti incentivi fiscali.


Persone fisiche:

•    Detrazione dall’ IRPEF (50% del valore complessivo certificato, investito in PMI Innovative)

•    Proventi esenti da tassazione, esenzione imposte di successione

•    La minusvalenza eventualmente realizzata (al termine dei primi 5 anni) rappresenta un credito d’imposta per un importo massimo pari al 20% dell’investimento in PIR alternativi. Il credito di imposta è utilizzabile, in dieci quote annuali di pari importo, a partire da quella dal periodo d'imposta in cui si realizza la minusvalenza. Il credito d’imposta si applica ai piani costituiti dal 1 gennaio 2021 per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021.

Persone giuridiche:

•    possibilità di DEDURRE dal REDDITO COMPLESSIVO dichiarato il 30% degli investimenti effettuati in «PMI Innovative», anche indirettamente tramite OICR per un importo non superiore a 1,8 mln euro


Portafoglio Target 

Focus Equity : PMI INNOVATIVE

I settori target di particolare importanza e supporto per gli obiettivi Europei del Recovery Plan nel contesto Post Covid sono i seguenti :

•    Fintech

•    Foodtech

•    Healthtech & wellness

•    AI & Machine Learning

•    Information security


Perché adesso?

Le attuali valutazioni degli asset reali e i rendimenti attesi sono particolarmente interessanti nel contesto post-COVID. L’Economia Reale ha bisogno dei risparmi privati.

La gestione delle somme derivate dall’attività imprenditoriale è un asset strategico per ottimizzare i risparmi e per sopperire alle necessità future. Esistono una molteplicità di prodotti di risparmio gestito che possono rispondere al meglio alle vostre esigenze di investimento. Insieme valuteremo, caso per caso, la migliore formula di diversificazione della liquidità tra le varie possibilità d’investimento. 






 

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